THE(da) VAMP(ire)

THE(da) VAMP(ire)
© Luca Piccini
Ready-Made and Mix Media on Board, 25x30

Theda Bara, anagramma di "Arab Death".

“I have the face of a vampire, but the heart of a feminist.”
“The reason good women like me and flock to my pictures is that there is a little bit of vampire instinct in every woman.”
[Theda Bara]

I produttori le modellano addosso l'immagine di donna perversa e tentatrice, pubblicizzandola con foto che la ritraggono con intriganti abiti egizi, e in cui è attorniata da ragnatele e serpenti.
Per il pubblico americano fu la "vamp", nome che deriva da vampire (ossia vampiro), e che sta ad indicare il tipo di donna dissoluta e tentatrice che si diverte a rendere gli uomini suoi schiavi, sbarazzandosene una volta che si è conquistata la loro devozione. The Vampire è anche il titolo di una novella di Rudyard Kipling dalla quale viene tratto appunto il primo film (A Fool There Was) di cui Theda Bara è protagonista (The Vampire). [Wikipedia]

vamp s. f. [dall’ingl. vamp ‹vämp›, abbrev. di vampire «vampiro»]. – Nel linguaggio cinematografico (esteso poi anche al varietà e ad altri spettacoli), attrice che rappresenta il tipo artistico della donna fatale, dal fascino altero e misterioso, il cui potere di seduzione è affidato a un erotismo languido, allusivamente legato a un’immagine femminile di stampo melodrammatico; tale tipo ebbe eccezionale fortuna nel cinema muto americano ed europeo degli anni 1914-1930 e si modificò poi con i tempi, secondo le nuove esigenze e i nuovi gusti del pubblico, preparando l’insorgere del fenomeno del divismo. In usi estens., donna fatale, dotata di grande attrattiva erotica. [Dizionario Treccani]




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