satanic rhapsody
Ready-Made and Mix Tech. on Wood, 25x35
Film muto fra i più importanti
della sua generazione, sia per l'ispirazione dannunziana, che si riflette nel
soggetto e nella scenografia della nobiltà decadente fortemente polarizzata
sull'estetica Liberty, sia per l'interpretazione di Lyda Borelli, star del muto
italiano. La colonna sonora è firmata da Pietro Mascagni, uno dei maggiori
compositori dell'epoca e primo compositore di professione in Italia a firmare
una colonna sonora, sincronizzandola con le scene del film (lavoro che definì
"lungo, improbo e difficilissimo").
Pietro Mascagni compose la
Rapsodia satanica per l'omonimo film di Nino Oxilia del 1917, pellicola
caratterizzata dall'ambizioso tentativo di fondere le arti e realizzare l' “Opera
d'Arte Totale" teorizzata dal compositore Richard Wagner.
Analizzando sia lo stile
recitativo che l'immagine che la diva creò per se stessa emerge un forte legame
con le correnti simboliste, connotate dal gusto liberty e da quello del
decadentismo. Le sue pose enfatiche, caratterizzate da un'espressività intensa
e accuratamente studiata, dimostrano come la diva sia stata fortemente
influenzata dal fenomeno del modernismo (Borelli richiama soprattutto
l'estetica dei preraffaelliti, giocando con la somiglianza fisica tra lei ed
Elizabeth Siddal, la celebre musa di Dante Gabriel Rossetti)
Commenti
Posta un commento